Meditando

Squìnzie e NATO

Iniziamo con la definizione che da la Treccani.
squìnzia (tosc. squìncia) s. f. [forse variante settentr. dell’agg. sguincio, sostantivato al femm.], region. – Ragazza smorfiosa, pretenziosa e civetta: smettila di fare la squinzia!; tutto il giorno stai da quel formaggiaro, e perché? Per quella squincia della sua serva (Goldoni); l’ho già intravista, la squinzia, in un ridotto del giardino, dietro una piramide di bosso che si lascia tampinare da uno (Buzzati).

Sulla premier finlandese.
I difensori della vispa teresa finlandese dicono: “è una persona come le altre e nel tempo libero può fare ciò che vuole”, ma non è così. Una persona che ha un incarico istituzionale, come quello di primo ministro, non potrà mai essere una persona come tutte le altre. Non si può cambiare ruolo a seconda dei propri comodi.
Se ad esempio dovesse succedere una emergenza nazionale la prima persona che verrebbe avvisata sarebbe il primo ministro. Che succede se questa persona viene trovata ubriaca a strusciarsi come una quindicenne in calore? Con quale lucidità potrebbe gestire l’emergenza?
Essere premier implica avere dei privilegi ma anche degli oneri, vantaggi ma anche responsabilità. Ad esempio un premier può tranquillamente andare ovunque, o quasi, nel mondo con l’aereo pagato dai contribuenti. Sarebbe comodo se una volta arrivato dicesse “siccome lavoro sodo, ora faccio il turista e faccio ciò che mi pare perché sono un cittadino come tutti gli altri”. E no, troppo comodo. Il cittadino normale se vuole andare da qualche parte il biglietto aereo se lo paga di tasca sua, non glielo pagano i contribuenti. Il cittadino normale non va in giro con la scorta a sirene spiegate passando davanti a tutti. Se trova una coda il cittadino normale fa la fila come tutti e aspetta.
Se vogliamo fare un paragone prendiamo un cittadino qualunque e la premier. Entrambi sono invitati a una festa ma incappano in un ingorgo stradale. La premier, se proprio non riesce a passare, fa venire un elicottero che la preleva e la consegna a destinazione, mentre il cittadino normale è costretto ad attendere la fine dell’ingorgo e così salta la festa. Come si può notare la premier non può in nessun caso essere paragonata a un cittadino normale perché il finale è diverso.
Un premier è premier sempre, anche quando dorme, non solo quando fa comodo.

Ma anche volendo ignorare il ruolo vediamo che ci sono i “paladini dei diritti” con il solito ritornello: “è giovane e bella, ha il diritto di divertirsi” (lo so, è ripetitivo ma sanno dire solo quello).
Il che equivale a dire che se sei non più tanto giovane e non particolarmente bello allora devi solo lavorare e pagare le tasse per mantenere le squinzie che hanno il diritto di divertirsi ubriacandosi e strusciandosi come quindicenni in calore con tutti i maschi che trovano.
Confortando poi casi analoghi vediamo che “l’eroina filoNATO” viene assolta a prescindere mentre tutti gli altri condannati come indegni anche di appartenere alla specie umana.
Ricordate le feste berlusconiane? Tutta feste private ma in quel caso non è rilevante.
Vogliamo parlare anche di Salvini al papeete? In quel caso la faccenda del tempo libero non funzionava più, vero?
Che dire poi di Boris Johnson, costretto a dimettersi perché un suo fedelissimo, Chris Pincher,  avrebbe palpeggiato alcuni uomini in un gentlemen club. In quel caso dove sarebbe la differenza?
Inoltre è bello vedere che la stampa di regime ha smarrito tutte le foto dell’eroina in stile pantera nera guerrafondaia con lo sguardo di tigre, proprio come i pidioti, a caccia di russi malvagi e trovano solo quelle in stile cagna bastonata, povera fanciullina indifesa attaccata dal patriarcato tosssicoH (con l’acca maiuscola) che la odia perché ha l’unica colpa di essere giovane e bella e avrà pure il diritto di divertirsi ubriacandosi e strusciandosi contro gli uomini come una qualunque squinzia in calore, o no?
Una vispa teresa che si permette di decidere per milioni di persone di fomentare la guerra non può essere considerata una giovincella qualunque. Non lo è mai, non solo quando fa comodo.
Altrimenti che si dimetta e lasci la carica a qualcuno maggiormente degno. Esattamente come dicevano a Berlusconi e Salvini.

Agli oligarchi occidentali non interessa se muoiono centinaia di bambini greci, causa denutrizione, perché l’importante è che i greci prima paghino i debiti che hanno con loro.
A loro non interessa se decine di migliaia d’imprese sono costrette a chiudere a causa della speculazione energetica che stanno facendo con la scusa dell’Ucraina.
Non sono minimamente interessati se centinaia di migliaia di persone si troveranno senza un lavoro e quindi senza soldi per mantenere la famiglia. La famiglia? Che brutta parola, dobbiamo abolire la famiglia…
In compenso però sono preoccupatissimi per i privilegi, che loro chiamano diritti, degli LGBTARD e proprio per quel motivo sono sempre al fianco e sponsorizzano i vari pride.
Si disperano per le quote rosa delle femminarde già stracolme di agevolazioni di ogni genere.
Si impegnano per il green perché hanno paura di Greta e dei suoi gretini.
Sono generosissimi, dei veri filantropi, quando finanziano le ONG che “salvano vite”.
Tornano seri vediamo che queste categorie hanno una caratteristica in comune, sono tutti “de sinistra”.
I sinistrati sono menti semplici, sono abituate a farsi indottrinare, i detentori del potere con loro trovano la strada già spianata.
Chi detiene il potere, come ha fatto di tutto per arrivarci, altrettanto sarà disposto a  fare per rimanerci.
Solo i negazionisti possono rifiutare di accettare questa palese verità. Si tratta di logica, non di complottismo.
Chi detiene il potere è anche in grado d’influenzare, la scuola, i media, i social e qualunque altro mezzo serva per manipolare la popolazione.
Basta togliersi il paraocchi per vedere chi sono coloro che vengono osteggiati e coloro che invece vengono osannati 
Fra coloro che vengono osteggiati, derisi e accusati di ogni possibile nefandezza, troviamo i novacse, i filoputignani, i complottisti. Tutte etichette appiccicate senza alcun senso ma che hanno un valore denigratorio.
Fra gli elogiati invece troviamo gli LGBTARD, le donne, i sinistrati, gli africani, i cinesi no…
Cosa hanno in comune tutte queste categorie? Sono tutte menti semplici, facilmente manipolabili, molto più di persone tendenzialmente critiche verso il pensiero unico dominante.
Per quello piacciono tanto all’ordine costituito.

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